Legalmente riconosciuta dal MIUR con Decreto Ministeriale del 13 Settembre 2016 prot. 1758

La scuola

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Il nostro modello formativo

Il modello della Psicoterapia della Regolazione Emotiva e Psicosomatica sostenuto dal direttore, Prof. V. Caretti, è alla base del modello di formazione alla psicoterapia dell’IIPP, secondo il quale il processo clinico della regolazione emotiva e psicosomatica è un processo relazionale finalizzato alla maturazione del paziente (body-mind insight) e basato fondamentalmente sulla regolazione emotiva e somatica della coppia terapeuta-paziente nel corso della costruzione, delle rotture e delle riparazioni dell’alleanza terapeutica. Elemento centrale diventa quindi la condivisione delle dinamiche del transfert e del controtransfert nel qui e ora della relazione, l’interpretazione delle fantasie e dei conflitti consci e inconsci, il lavoro sulle relazioni oggettuali interiorizzate e sui pattern relazionali disfunzionali che si riattualizzano nella relazione clinica.

Pertanto, tenuto conto dell’importanza e del ruolo peculiare che svolge lo psicoterapeuta nel processo di regolazione emotiva, è requisito indispensabile per gli allievi il lavoro personale ad orientamento psicodinamico; durante i primi due anni di training formativo l’allievo potrà quindi o proseguire una psicoterapia che era già in corso al momento dell’ammissione , o iniziare una terapia personale (con professionisti esterni al corpo dei docenti/didatti della scuola), nonché dovrà frequentare le supervisioni sia di gruppo che, successivamente, individuali.

I destinatari

Il corso intende offrire un’esperienza formativa di tipo specialistico ed è riservato ai laureati in Psicologia e in Medicina e Chirurgia, che dimostrino una valida e specifica motivazione ad agire nell’ambito della psicologia clinica e della psicoterapia.

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I candidati dovranno sostenere uno/due colloqui esplorativi della motivazione al lavoro clinico-psicoanalitico, con lo scopo di accertarne l’idoneità. Seguirà poi per gli ammessi comunicazione scritta di ammissione e di inizio del corso, inviata per posta elettronica dalla Segreteria. Al ricevimento della comunicazione di ammissione il candidato dovrà confermare entro 5 giorni la propria accettazione inviando una email alla Segreteria e procedere entro 15 giorni all’iscrizione con il pagamento della quota di iscrizione.

Al momento dell’iscrizione, l’allievo deve aver sostenuto e superato l’esame di abilitazione e deve successivamente iscriversi all’albo professionale. Sono invece ammessi con riserva gli allievi che conseguiranno l’abilitazione entro la 1° sessione utile dell’anno, con conseguente iscrizione all’Albo professionale.

Training clinico

Le lezioni si svolgono nell’intero weekend (sabato e domenica) a cadenza quindicinale. Il training clinico dell’IIPP prevede un minimo di 60 ore di terapia personale da svolgere con uno psicoterapeuta non appartenente alla scuola almeno nei primi due anni di training.

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Gli allievi abilitati E ISCRITTI ALL’ORDINE, sin dal primo anno, svolgeranno 150 ore di tirocinio annuo presso strutture pubbliche (o private accreditate con SSN) convenzionate, dove avranno la possibilità di formarsi alla valutazione e all’intervento clinico.

Gli allievi svolgeranno anche attività di supervisione dei casi in aula, sia a livello di gruppo che individuale. Si ritiene infatti necessario che all’esperienza iniziale di supervisione di gruppo ne segua sempre anche una a livello individuale , che consenta una più approfondita e proficua focalizzazione delle dinamiche e dei contenuti personali e controtransferali che intervengono in modo significativo nel processo e nell’interazione terapeutica. Al 3° anno e al 4° anno di corso l’allievo dovrà quindi portare in supervisione individuale 2 casi seguiti individualmente, per un minimo di 30 ore all’anno (30+30), con 2 differenti didatti dell’IIPP.

Nell’esame finale di specializzazione sarà chiesto all’allievo di scrivere una tesi di specializzazione su due casi clinici seguiti in supervisione individuale e di sostenere una discussione orale in cui sarà richiesta l’esposizione degli aspetti teorici e clinici attinenti ai casi seguiti.

La specializzazione in psicoterapia secondo l’IIPP

  • La Psicoterapia della Regolazione Emotiva e Psicosomatica (Self-Regulation Psychotherapy) è una psicoterapia integrata, body trauma oriented.
  • La disregolazione delle emozioni ha origine nei traumi che sono intervenuti nella storia evolutiva del paziente e che non sono stati mentalizzati, ovvero contenuti-elaborati e trasformati.
  • Le esperienze traumatiche non mentalizzate vengono ripetute inconsciamente negli schemi cognitivi, nei comportamenti e negli automatismi corporei disfunzionali di attacco-fuga-immobilizzazione, nel qui ed ora del paziente, ovvero nella coazione a ripetere.

Il trattamento psicoterapeutico viene inteso dall’IIPP come un intervento maturativo a favore dei processi di mentalizzazione e di integrazione degli stati del Sé , psichici e somatici, e volto a trasformare gli stati emotivi disfunzionali e le sensazioni negative nel presente del paziente (self-regulation), con altri più funzionali al servizio del suo benessere e di nuove competenze interpersonali.
Questo processo trasformativo avviene all’interno della relazione terapeuta – paziente, nel setting, in cui è possibile mentalizzare nuovi significati, rendere coscienti i processi cognitivo-somatici – affettivi-comportamentali alla base dei meccanismi dissociativi e favorire un’esperienza mutativa che si configura, in virtù dell’azione terapeutica, nell’immediatezza del qui e ora della relazione (Lichtenberg, Lachmann, Fosshage, 1996).

Gli elementi centrali del modello formativo dell’IIPP

  • Psicoterapia della Regolazione Emotiva
  • L’analisi della dinamica del transfert-controtransfert;
  • Utilizzo di tecniche psicoterapiche basate sulla mentalizzazione;
  • Centralità delle variabili relazionali all’interno del trattamento psicoterapeutico;
  • Centralità della tecnica dell’interpretazione mutativa, il cui valore trasformativo sta nella sua natura interpersonale, che contribuisce a trasformare i pattern relazionali disfunzionali del paziente, consentendo l’integrazione simbolica tra il contenuto proiettato e la motivazione inconscia della proiezione, nel setting, e quindi il ritiro della proiezione a favore del cambiamento.